Nata nel 2008 come associazione di promozione sociale, Learning Cities, oggi Impresa Sociale, è una organizzazione preposta principalmente alla qualificazione di percorsi di coesione sociale nelle comunità territoriali.

Forte di un ampio ventaglio di competenze manageriali ed operative sul fronte delle metodologie partecipative, Learning Cities agisce nelle comunità locali attraverso progetti ad hoc, di cui rende protagonisti gli enti locali di governo del territorio, declinati nei diversi settori dello sviluppo economico, sociale, culturale.

Con l’adeguamento all’ultima riforma del terzo settore, Learning Cities sceglie di diventare parte attiva nei progetti finanziati che solitamente ha ideato e redatto per tramite dei propri associati o collegati, assumendo la titolarità del ruolo di agente di cambiamento e di vettore d’innovazione sociale.

Le persone che animano Learning Cities hanno lunga esperienza sul fronte della progettazione, della facilitazione, della gestione e della valutazione di processi di sviluppo socioeconomico e culturale, inclusivi e basati sulla partecipazione civica. Essi affiancano amministratori, funzionari pubblici ed operatori imprenditoriali nell’impostazione di strategie evolutive adeguate alla generazione di cambiamenti e nuovi approcci negoziali, nei territori o negli ambiti locali di loro riferimento.

Visione ed azione

Le trasformazioni in corso (sociali, culturali, demografiche ed economiche) oltre alla crisi sanitaria, sono all’origine di nuove forme di disorientamento e vulnerabilità per ampia parte della popolazione europea, innescando un processo di frammentazione delle comunità e di smarrimento rispetto ai riferimenti ideologici storicamente riconosciuti. Stiamo di fatto vivendo un tempo buio sul piano della qualità della rappresentanza politica, sia italiana sia internazionale, ma stiamo anche assistendo alla nascita di “minoranze eccellenti” che affiorano dalla società civile e che diventano espressione di una Politica nobile (con la P maiuscola).

Le “città che apprendono”, simbolo di una evoluzione senza limiti e non già di una mera crescita, si confermano come un modello ideale di evoluzione territoriale e sociale.

La learning community, infatti:

  • è una comunità che apprende come percepire, comprendere, prevenire e guidare attivamente i cambiamenti, riconoscendo la centralità dell’”Altro”;
  • è un territorio in cui i cittadini possono avere un ruolo di responsabilità nel determinare o influenzare le politiche di sviluppo locale.
  • è un posto in cui il sapere può essere generato, modificato, condiviso o addirittura annullato per mezzo del dialogo interculturale e dei comportamenti di apprendimento.

In questo senso, per le organizzazioni di governo territoriale Learning Cities si propone come assistente intelligente nel guidare la rigenerazione, liberando il potenziale collettivo (della comunità locale) di autodeterminazione.

Al fine di supportare i diversi progetti di cambiamento, Learning Cities, che ha contribuito a co-idearli mediante la facilitazione di percorsi di dialogo nella rete locale degli stakeholder, si fa anche parte attiva nel reperimento delle risorse economiche e finanziarie necessarie alla loro attuazione, grazie alle proprie competenze ed esperienze di progettazione europea.

Learning Cities s’impegna in attività orientate alla promozione dell’utilità, del benessere e dell’innovazione sociale, offrendo servizi, consulenza ed assistenza tecnica ad enti pubblici e privati, con particolare focalizzazione ai settori della cultura, della sostenibilità, dello sviluppo sociale ed economico.

Mission

Learning Cities mira a supportare:

  • la diffusione dell’apprendimento continuo come modello ispiratore di una società che apprende (sostegno allo sviluppo locale);
  • il miglioramento della fiducia tra comunità locali e i loro decisori politici, incluso il sistema della ricerca (diffusione della partecipazione civica).
  • il consolidamento dei network di partnership europee tra comunità locali, definiti sulla base delle comuni necessità di servizi (supporto alla cooperazione territoriale);
  • l’affiancamento alla risoluzione di problematiche ed alla creazione di modelli evolutivi specificamente nei settori della cultura, della sostenibilità, dello sviluppo socio-economico (facilitazione e consulenza manageriale).

Network

  • L.D.A. (Associazione delle democrazie locali, emanazione del Consiglio d’Europa) Bruxelles;
  • Observatory PASCAL (Rete mondiale delle regioni che apprendono) Glasgow;
  • THE NATURAL STEP (helping organizations and individuals understand and make meaningful progress toward sustainability) presente in 54 paesi;
  • 25 associazioni che si occupano di problemi sociali, economici, ambientali e culturali
  • 12 Municipalità, 5 delle quali hanno sottoscritto il Manifesto delle Learning Cities
  • 5 Università
  • 2 Consorzi di cui uno tra Università e uno tra Imprese.