Interculturalità e pace nelle città che apprendono

Interculturalità e pace nelle città che apprendono

Progetto “Interculturalità e pace nelle città che apprendono”, finanziato dalla L.R. 20/2003 “Partenariato per la Cooperazione”-Programma annuale 2022 -Avviso Pubblico 2022 della Regione Puglia.

Finanziamento assegnato, comprensivo di cofinanziamento, €25.000,00 (quota Pax Christi contributo finanziato € 6.165,00 + €1545,00 di cofinanziamento; quota LC finanziato €13.835,00 + €3455 di cofinanziamento).

L’iniziativa intende creare occasioni di conoscenza, apprendimento e condivisione tra gli individui, superando gli eventuali pregiudizi, dovuti alla mancanza di conoscenza reciproca, recuperando il senso critico della bellezza della comunità per riportare al centro le persone come elemento imprescindibile del vivere in pace e base della tutela dei diritti umani.

Learning Cities Impresa Sociale (www.learningcities.it) e Pax Christi Movimento Cattolico Internazionale per la Pace APS (www.paxchristi.it), hanno messo a sistema le proprie peculiarità, competenze ed esperienze dando vita ad un progetto capace di intervenire sull’apprendimento delle comunità – affinché diventino capaci di percepire, comprendere, prevenire ed orientare attivamente il cambiamento, riconoscendo la centralità del ruolo dell’altro – e sulla tutela dei diritti civili e la promozione della dignità umana, fondate sulla solidarietà e sulla fratellanza oltre che sulla pace e sulla nonviolenza.

L’obiettivo del progetto è contribuire a diffondere il concetto di interculturalità come base per la costruzione e il mantenimento della pace, non solo come assenza di conflitti ma anche come rapporti non discriminanti e ostili tra gli individui, attivando un nuovo modo di considerare e gestire le relazioni sociali: partecipato, solidale, comunitario, basato sulla valorizzazione ed integrazione delle diversità e il rispetto dei diritti umani.

Il modello del laboratorio di interculturalità rappresenta lo spazio fisico nel quale le persone s’incontrano, si raccontano, si relazionano tra loro e generano spontaneamente un cambiamento culturale grazie al quale possano attivarsi processi spontanei d’inclusione.

Il progetto promuove, quindi, lo sviluppo di attitudini interculturali, definibili anche come occasioni di apprendimento non formale (dal mondo dell’istruzione), finalizzate anche a trasferire metodiche di lavoro utili a insegnanti, educatori, operatori del terzo settore.

La strategia di intervento muove dalla convinzione che l’apprendimento in genere, ma soprattutto  interculturale, sia una acquisizione di informazioni (formazione) tipicamente olistica che accompagna l’individuo durante l’arco della propria vita fornendogli nozioni, esperienze e testimonianze sulle realtà del mondo e lo guidi nell’attivazione dei propri comportamenti. In quest’ottica, ogni individuo viene educato al rispetto delle regole e della giustizia, ad una maggiore equità e al rispetto dei diritti umani, all’educazione alla pace e alla prevenzione dei conflitti, alla salvaguardia dell’ambiente e alla cittadinanza globale. Comprendere e condividere l’interdipendenza che lega ogni individuo a livello globale, oltre che locale, e quanto le azioni di ciascuno possano avere ripercussioni sulla vita degli altri, serve a sensibilizzare e a far riconoscere la responsabilità collettiva che ognuno di noi ha verso l’altro e ad attivare comportamenti solidali.

Allo stesso tempo, tanti sentono di voler fare qualcosa per poter portare il proprio contributo al cambiamento dello stato di povertà, di violenza e di pregiudizio diffusi.

I Laboratori interculturali intendono, pertanto, essere lo step d’avvio di un processo di progresso individuale, collettivo e intergenerazionale, aperto alla trasformazione e all’auto-trasformazione, all’apprendimento e al dialogo come “buone pratiche” di vita sociale, in cui ognuno rafforza le competenze reali o latenti, analizza la realtà e sviluppa la capacità di pensiero critico per vivere in un mondo più equo e giusto per tutti.

Il progetto svilupperà tre laboratori tematici strutturati in altrettante fasi di lavoro: un’attività di ricerca sul tema; un laboratorio di confronto e formazione (organizzato in due momenti sincroni: un webinar formativo e un evento partecipativo in presenza); tre podcast tematici attraverso cui diffondere i risultati raggiunti.

 

L’attività di ricerca servirà a raccogliere esperienze positive e negative su ciascun argomento presentato nei laboratori, sarà l’occasione per confrontarsi con i testimoni/esperti coinvolti.

I temi dei laboratori riguarderanno i seguenti temi: “diritti umani, pace e giustizia tra i popoli”; “innovazione sociale e democrazia partecipativa”; “economia capitalistica vs economia della vita”.

Con il tema “diritti umani, pace e giustizia tra i popoli” si approfondirà il confronto sulle trasformazioni sociali dal punto di vista delle persone, dei diritti umani e della pace, si parlerà anche di dialogo interreligioso e interculturale, di scenari internazionali, di strategie di pace sostenibile e disarmo climatico.

Innovazione sociale e democrazia partecipativa” testimonierà quanto la partecipazione delle comunità allo sviluppo dei territori sia in grado di risollevare dal degrado anche in situazioni complesse, si dialogherà quindi sull’innovazione sociale, la rigenerazione urbana e la generatività sociale con particolare focus sull’equità e la giustizia sociale.

Infine, il tema “economia capitalistica vs economia della vita”, muovendo dalle 5P dell’Agenda 2030 (Persone, Pianeta, Pace, Partnership, Prosperità), tratterà di crescita sostenibile e finanza etica, ecologia e diritti umani, come dare insomma una nuova “anima” all’economia.

La metodologia del progetto, che possiamo considerare trasversale a tutte le azioni, si basa sulla partecipazione come fondamento della vita sociale, pubblica e democratica, costruita sul far crescere contemporaneamente la dimensione relazionale dell’individuo ed il contesto sociale della comunità nel quale vive. A questo proposito è opportuno ricordare che non si auspicano sistemi di meta-governance locale che istituiscano processi partecipativi istituzionalizzati, ma al contrario, ci si augura un comportamento, di tutti protagonisti (diretti ed indiretti), proattivo, partecipe e stimolatore di percorsi di cambiamento culturale che riportino al centro delle dinamiche sociali il benessere della persona, attraverso interventi di promozione della coesione sociale e dell’attenzione al benessere di tutti.

I Laboratori lavoreranno anche sulla costruzione di reti territoriali con le altre organizzazioni/associazioni che operano sulle tematiche affrontate e che a vario titolo possono essere testimoni di esperienze e contribuire ad innescare un circuito virtuoso di conoscenza, integrazione e partecipazione, orientato al miglioramento della vita delle comunità locali.

I tre laboratori si svolgeranno in modalità itinerante nelle aree di Foggia, Taranto e Lecce.